Castellammare del Golfo: Nuovo ponte, prima bozza in Soprintendenza. Demolizione, serve ok dell’Autorità’ di Bacino.

di Piero Messana

E’ stato presentato alla Soprintendenza di Trapani la bozza del progetto di realizzazione del ponte definitivo sul fiume San Bartolomeo. Gli elaborati sono stati disposti dall’ANAS. I progettisti hanno optato per la soluzione a campata unica accantonando definitivamente quella a tre campate. A stretto giro di osta la soprintendenza dovrà dare il suo parere e quindi il lavoro potrà andare avanti per arrivare fino al progetto esecutivo per la costruzione del nuovo ponte sul fiume San Bartolomeo. Se i tempi sono stretti per evitare danni irreparabili all’economia del territorio, lo sono ancora di più, e terribilmente, per realizzare un attraversamento provvisorio che possa eliminare l’isolamento di Castellammare del Golfo in vista della prossima estate. Per realizzare la struttura provvisoria, però, bisogna dapprima demolire ciò che resta del ponte crollato. La corsa contro il tempo è proprio per quest’ultimo aspetto.

La partita si gioca su come spostare e dove portare i blocchi di cemento che da anni si trovano sulla sponda sinistra del fiume. Per realizzare il cantiere, infatti, necessita fare spazio e togliere 25 acropodi. Un’attività che è a carico della regione, in particolare dell’assessorato alle infrastrutture in quanto i blocchi fanno parte di un’opera pubblica, il potenziamento del porto, di cui la Regione è stazione appaltante. Domattina si terrà un incontro all’Autorità di Bacino, l’istituzione che dovrà dare il benestare al progetto di demolizione del ponte abbattuto dal maltempo e dalla piena del fiume nella notte fra 10 e 11 dicembre scorsi. L’Autorità potrà dare il suo parere soltanto dopo che si troverà una sistemazione provvisoria ai 25 acropodi. Provvisoria si fa per dire perché tali blocchi di cemento si trovano lì, un obbrobrio all’occhio e al paesaggio, da almeno un decennio.

L’incontro di domani potrebbe quindi non bastare se prima non si dovesse trovare una soluzione. Sugli impegni assunti dal governo regionale, in particolar modo dagli assessori Falcone e Turano (le radici di quest’ultimo sono proprio ad Alcamo e Castellammare del Golfo), siamo già in ritardo di più di un mese. Bisognerà recuperare in fretta perché il ponte provvisorio, è stato sventolato in tutte e maniere, dovrà essere pronto entro maggio.