La legge elettorale siciliana sotto accusa da parte del movimento “Siciliani Liberi”

La candidata alla Presidenza del partito indipendentista Siciliani Liberi, Eliana Esposito, attraverso un comunicato stampa, denuncia la legge elettorale siciliana, da lei definita come una “truffa elettorale”. Questa la sua dichiarazione: «Con il combinato disposto di una legge del lontano 1951, ancora in vigore, e dei diversi correttivi maggioritari messi a inizio del millennio, la casa dei politici coloniali ha creato una “legge-mostro”, in cui, attraverso il mancato recupero dei resti su base regionale, in 6 province su 9, lo sbarramento effettivo è intorno al 10% dei voti validi.  Con una percentuale di sbarramento così alta, si scoraggia ogni forma di ricambio politico e si perpetua il voto feudale che da un lato premia i ras delle clientele, dall’altro favorisce la subalternità ai partiti italiani che danno le “investiture” in cambio di assoluta sudditanza della nostra classe politica.  Questa legge è la negazione stessa dell’Autonomia e la progressiva disaffezione dei Siciliani, che disertano le urne, certifica la non rappresentatività dell’attuale Assemblea. Una delle prime leggi che depositeremo in ARS in caso di vittoria elettorale, sarà una nuova legge elettorale, in grado di coniugare la governabilità con una reale rappresentanza democratica.».